Morso Medusa: i miti da sfatare e i rimedi davvero efficaci
Essere morsi da una medusa bagnandosi nelle acque dei mari italiani, non è una circostanza inverosimile.
Anzi, capita non di rado, che le gite al mare possano essere rovinate dalle irritazioni causate dalla loro puntura.
Ma quando veniamo punti, cosa possiamo fare? Quali sono i rimedi alla puntura di medusa? E i miti da sfatare?
Il morso della medusa
È stato pubblicato uno studio sull'argomento dalla University of Hawaii sulla rivista Toxins. Lì vengono sfatati molti miti sulle irritazioni da medusa e vengono suggeriti molti rimedi da adottare, sia naturali che non, che possono alleviare la sensazione di fastidio e non pregiudicare la riuscita della nostra giornata al mare.Quindi, cominciamo proprio dai miti da sfatare.
Miti da sfatare
Dire puntura di medusa è scorretto. L’animale marino non è dotato né di aculei né di pungiglioni, ma semplicemente di tentacoli su cui sono presenti le cnidocisti. Queste al contatto con la nostra pelle rilasciano del veleno, utilizzato per difendersi dai predatori o per paralizzare le prede. Quindi il termine corretto non è puntura, bensì sfregamento!
Il secondo mito da sfatare è la presunta utilità dell’urina per combattere l’irritazione. Infatti, non solo potrebbe agire come una soluzione neutra e spargere le cnidocisti su una porzione di pelle maggiore, aggravando l’irritazione, ma potrebbero anche scatenare una reazione più aggressiva. Infatti, le urine risentano della nostra alimentazione, va da sé che particolari regimi alimentari potrebbero fornire alla pipì una composizione che arrecherebbe più danni che benefici.
L’ultimo rimedio della nonna che non sembra proprio funzionare per la scienza, è utilizzare la sabbia o pietre calde per combattere l’irritazione. Al pari dell’urina, per funzionare, questi elementi dovrebbero raggiungere una temperatura pari ai 40-50° per annullare le tossine.
Inoltre, ci sono delle cose che non devono essere assolutamente fatte quando entriamo in contatto con una medusa.
Cosa non devi fare
Grattarsi con una tessera rigida durante la reazione allergica, per esempio, potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione. Lo sfregamento potrebbe provocare un rilascio di veleno più intenso del normale, a causa della pressione esercitata.
Allo stesso tempo, utilizzare del ghiaccio per addormentare la zona e lenire la sensazione di prurito è una pratica ugualmente deleteria. Perché? Perché il freddo conserva il veleno, aumentandone la durata!
Quindi, avendo scartato la maggior parte dei rimedi per le punture di medusa, dobbiamo solo cominciare a piangere, o c’è qualcosa che possiamo fare per limitare i danni? La risposta corretta è la seconda.
Punture di medusa: cosa fare?
L’iter da seguire per limitare i danni del veleno della medusa è il seguente:
1. La prima cosa da fare è uscire dall'acqua, mantenere la calma e contattare qualcuno che possa aiutarci.
2. La seconda è lavare la zona irritata con dell’acqua di mare, come suggerisce Mario Aricò, dermatologo della Università di Palermo nonché primario dell’Ospedale Giaccone di Palermo. Questa è infatti indispensabile per diluire il veleno non penetrato ancora nella pelle.
3. Rimuovere eventuali filamenti rimasti attaccati alla cute con delle pinzette.
4. Mettere al caldo la parte colpita.
Infine, è bene precisare che solitamente è utile bagnare la parte interessata con dell’aceto, che fra le sue proprietà vanta quella di spegnere le cellule urticanti, nel caso in cui si sia stati punti da una cubomedusa dell’Oceano Pacifico. Ma, questo si rivela meno efficace con le punture delle meduse che vivono vicino le coste italiane, a meno che non si tratti di Caravelle Portoghesi (che non sono propriamente meduse).
Rimedi contro il morso della medusa
Nel nostro “medikit” ci sono delle cose che non devono mai mancare.
Una di queste è l’After Bite Lenit 14Ml: la penna è un lenitivo capace di calmare non solo le irritazioni scaturite dallo sfregamento della medusa, ma anche da zanzare tigre, zanzare, mosche, tafani e api e vespe.
In alternativa alla penna, possiamo anche acquistare la crema della After Bite o il gel da 20Ml, adatti per lenire le irritazioni scaturite dalle cnidocisti.
Un altro prodotto utile è il Seaguardian-Solare Meduse FP8: il prodotto oltre a fornire uno schermo contro i raggi solari dannosi, inibisce le cellule urticanti nel momento in cui il tentacolo tocca la pelle.